Decreto dignità, tra realtà e propaganda
Un decreto legge (i cui requisiti di necessità e urgenza destano più di qualche perplessità) segna il primo passo del nuovo governo costituito dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle in materia di politiche del lavoro , un provvedimento che nelle intenzioni del ministro Di Maio dovrebbe restituire "dignità" ai lavoratori, assestando un duro colpo alla precarietà, "licenziando il Jobs Act". In realtà il "decreto dignità" si configura come un provvedimento che incide esclusivamente su alcuni aspetti di funzionamento del mercato del lavoro , nello specifico sulla regolazione del contratto a tempo determinato e su quella del contratto di somministrazione. Rimangono quindi inalterati tutti gli elementi strutturali del Jobs Act (a iniziare dal contratto a tutele crescenti e dalla modifica dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori), e non si fa fronte al mancato completamento delle politiche attive del lavoro. E' in particolare la modifica del contra