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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

Sul caso Electrolux

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Sono quattro gli stabilimenti italiani della Electrolux, localizzati in Friuli, Veneto e Lombardia, al centro in queste ultimi giorni del dibattito politico ed economico, con frequenti accenti polemici tra ministri competenti, presidenti di regione e parti sociali. Le ipotesi in discussione sono differenti, dalla chiusura di uno dei quattro siti produttivi (Porcia, in provincia di Pordenone, con 1200 dipendenti e circa 2000 di indotto), alla gestione di esuberi in tutti gli stabilimenti, fino alla minaccia del blocco degli investimenti da parte del gruppo svedese proprietario delle fabbriche. Nelle ultime ore ha preso forza la possibilità di una sospensione della contrattazione di secondo livello e di un taglio dell’80% del premio aziendale, unitamente alla riduzione dell’orario di lavoro a 6 ore: tale ipotesi – proposta dall’azienda – è finalizzata alla riduzione dell’attuale costo orario di 24 euro di 3/5 euro. Il compimento di tale ipotesi costituirebbe un fatto senza pr

La proposta di Agenzia Federale Unica nel Jobs Act di Renzi

Le idee di Matteo Renzi sul mercato del lavoro, contenute nel “Jobs Act”, indicano obiettivi di innovazione, di semplificazione amministrativa e di politica economica largamente condivisi, rimandando però la formulazione degli strumenti e dei percorsi necessari per il raggiungimento degli stessi ad una fase successiva. Una delle principali proposte indica la necessità di creazione di un’Agenzia Unica Federale: è una soluzione la quale - da un lato - richiede interventi normativi complessi, dall’altro avrebbe quale effetto un “cambio di paradigma” nel funzionamento delle strutture organizzative dei servizi pubblici per l’impiego (SPI). L’Agenzia Unica Federale potrebbe essere una soluzione utile per riportare a sistema la molteplicità dei sistemi regionali per l’impiego, purché fosse in grado di raggiungere i seguenti obiettivi: integrare i SPI e le agenzie pubbliche che si occupano di mercato del lavoro, in una struttura privatistica articolata federalmente, che sia in grado di s

L’insegnamento del Giappone: la sicurezza prima di tutto

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La gestione aziendale della sicurezza e della salute è, nel nostro paese, improntata sopratutto su meccanismi coercitivi e sanzionatori, sebbene negli ultimi anni siano stati fatti notevoli passi in avanti sul piano degli obblighi di formazione. L'organizzazione della prevenzione e della protezione dai rischi è tuttavia ancora considerata dalla maggioranza delle aziende come un semplice costo, un "corpo estraneo" rispetto alla tradizionale organizzazione aziendale.  Un numero crescente, anche se ancora limitato, di aziende sta optando per percorsi di integrazione tra la gestione della sicurezza, della qualità e dell'ambiente, mentre ancora sporadiche sono le esperienze di partecipazione continuativa e diffusa alla gestione della sicurezza - pratica invece diffusa nei paesi del nord Europa e in Giappone.  L'esperienza del Giappone rappresenta, nell’ambito delle politiche della sicurezza, un esempio rilevante e peculiare. C’è uno slogan molto diffuso nella a