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Lavoro distaccato, le nuove regole UE

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Lunedì 23 ottobre i ministri del lavoro dell’Unione Europea, riuniti a Lussemburgo, hanno trovato un accordo – il quale dovrà ora essere ratificato dal Parlamento Europeo – per modificare la regolamentazione del distacco dei lavoratori in un paese membro . La direttiva attualmente in vigore, approvata nel 1996, prevede che una società possa inviare in un altro Stato dell’Unione un proprio lavoratore, versando i contributi nel paese d’origine: si tratta del cosiddetto " principio di personalità ”, in base al quale il datore di lavoro continua a pagare i contributi nel paese di origine fino a un periodo massimo di 24 mesi, pur dovendo applicare le retribuzioni del paese di destinazione. Tale meccanismo ha determinato – in seguito al progressivo allargamento dell’UE ai paesi dell’est europeo, caratterizzati da costi previdenziali e salariali più bassi rispetto ai paesi di lunga appartenenza comunitaria – una condizione di dumping sociale , in particolare nei settori dell’edilizi