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Visualizzazione dei post da ottobre, 2014

I tre pilastri delle riforma del mercato del lavoro

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Il dibattito sulla riforma del mercato continua con accenti polemici, in particolare riguardo alla revisione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori nel contesto della proposta di "contratto a tutele crescenti" contenuta nella Legge Delega proposta dal Governo. L'intervento sulla flessibilità in entrata, tesa a dare maggiore certezze alle imprese relativamente ai costi di separazione, costituisce solo uno degli elementi chiave, dei "pilastri" della riforma. Gli altri due fattori fondamentali riguardano:  la revisione degli ammortizzatori sociali, che dovrebbe prevedere il superamento degli istituti della CIGS, della mobilità e della cassa integrazione in deroga e l'istituzione di un sussidio di disoccupazione universale, accessibile a tutti i soggetti che perdono il posto di lavoro, contestualmente ad una estensione temporale della tutela fino a 24 mesi.  il rafforzamento delle politiche attive del lavoro, attraverso l'istituzione di una

Perché la legge delega di riforma del mercato del lavoro va nella giusta direzione

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Nonostante il dibattito si sia concentrato sulla modifica dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori previsto nel contesto della proposta di contratto a tutele crescenti  -  confronto che ha assunto sopratutto contorni ideologici e di polemica politica  -  la legge delega necessiterebbe di un'analisi più attenta da parte dei mondo politico e delle parti sociali. Il testo licenziato dall'undicesima commissione del Senato contiene infatti gran parte degli elementi di modernizzazione del mercato del lavoro necessari al nostro paese, e in particolare propone: - la razionalizzazione ed estensione degli ammortizzatori sociali, attraverso le proposte finalizzate all'eliminazione delle enormi disparità di trattamento esistenti, l'abolizione degli strumenti aventi finalità esclusivamente assistenziali (a iniziare dalla CIGS) e la garanzia di un adeguato sussidio di disoccupazione a tutte le tipologie di lavoratori; - la riorganizzazione dei servizi pubblici per l