Incidenti nei luoghi di lavoro, non bastano le norme e il clamore mediatico

La tragica morte dei cinque lavoratori nell'incidente ferroviario di Brandizzo, avvenuta nello scorso mese di agosto, ha riportato per qualche giorno all'attenzione dei mezzi di comunicazione la tematica della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il dibattito, in modo talvolta istintivo ed estemporaneo, si è concentrato sulla ricerca dei colpevoli materiali, dei limiti normativi, delle responsabilità politiche ed imprenditoriali: come già accaduto in passato, quello che per alcuni giorni è stato alla ribalta come un problema centrale, in poco tempo è tornato nell'oblio. In realtà le norme che tutelano la sicurezza nei luoghi di lavoro, al netto dei miglioramenti possibili, appare vasto e articolato, sia dal punto di vista degli adempimenti imposti ai datori di lavoro, sia sul versante riguardante il quadro sanzionatorio: la richiesta di un inasprimento delle pene, seppure legittima, non è la via maestra per evitare gli infortuni e le condizioni di lavoro non salutari. 
Sono tre le direttrici principali lungo le quale occorre agire al fine di un salto di qualità nella tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro:
  • la capacità di far divenire il benessere psico-fisico dei lavoratori un asset aziendale: occorre non limitarsi a soddisfare formalmente un insieme di prescrizioni, ma investire nella cultura della sicurezza in un quadro sistemico di qualità ed efficacia delle performance aziendali: da questo punto di vista occorre ispirarsi alle esperienze di maggiore successo, come quella giapponese;
  • il pieno utilizzo delle tecnologie informatiche, attraverso l'integrazione delle infrastrutture informative, consentendo alle differenti banche dati di comunicare fra di loro, secondo una logica di interoperabilità e cooperazione applicativa: in tale modo sarebbe possibile consentire il coordinamento strategico tra le diverse articolazioni ispettive e la piena fruizione, da parte del personale, delle informazioni utili a prescindere dalla struttura che ha elaborato le stesse; 
  • la realizzazione di un maggiore coordinamento e integrazione tra i diversi contesti territoriali, al fine di agire efficacemente: in tale contesto, l'utilizzo degli strumenti informatici potrebbe sopperire alla carenza di personale delle aziende sanitarie locali, consentendo una maggiore razionalità nell'analisi e nell'individuazione dei contesti produttivi e territoriali maggiormente esposti alle situazioni di rischio.
 

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